Le basi della nutrizione del cane

Il cane non è un uomo e non va bene per lui mangiare “come i suoi padroni”. Proteine (carne,pesce,uova)  “riempitivi” (verdura fresca),grassi (vegetali e animali), minerali e vitamine comporranno la sua razione ideale,ma la suddivisione di questi diversi elementi dovrà tener conto di:

il peso del cane;

-     il suo stadio psicologico;

il suo stato di salute.

Contrariamente a quanto normalmente si può pensare il cambiamento frequente di alimentazione è da evitare nel cane se non si vuole correre il rischi di disturbare la sua flora intestinale,più fragile di quella dell’uomo.

 

L’acqua,è il più essenziale di tutti i nutrimenti. Bisogna convincersi che se un organismo può restare delle settimane senza mangiare,non può restare più di tre giorni senza bere. I due terzi di un cane sono costituiti da acqua. Se l’organismo di un cane può perdere tutti i suoi grassi e la metà delle sue proteine pur restando in vita,la perdita del solo 10% dell’acqua di costituzione corporea provocherà la morte. Le funzioni dell’acqua sono così numerose e così importanti che resta il nutrimento più essenziale. Il bisogno del cane si situa quotidianamente attorno ai 60 ml per chilo di peso corporeo.

 

La nutrizione risponde a tre obiettivi:

costruire e mantenere:ruolo delle proteine,dei minerali e degli oligoelementi e delle vitamine;

fornire dell’energia:è il ruolo dei lipidi e dei glucidi;

nutrire è anche prevenire:ciò nasce dall’applicazione rigorosa delle conoscenze più avanzate sugli ingredienti nutrizionali presenti nella razione che saranno utilizzati nella prevenzione di affezioni renali,disturbi digestivi e /o ossei, nella lotta contro i meccanismi dell’invecchiamento….

 

I grassi non solo fonti di energia: 

il ruolo principale dei grassi alimentari è quello di fornire energia. Il cane le digerisce molto bene,molto meglio di quanto non faccia l’uomo e ne apprezza veramente l’odore e il gusto. E’ così che negli USA circa il 50% dei cani è obeso. Anche se il cane tollera molto bene un elevato livello di grassi nei suoi alimenti,questi devono essere riservati ai cani attivi o che hanno dei bisogni energetici molto elevati,come ad esempio la cagna in lattazione.

 

La serie degli omega 6,che si trova più naturalmente negli oli vegetali piuttosto che negli animali,con l’eccezione dei grassi di pollame. La sua carenza comporta una secchezza della pelle,delle desquamazioni e un pelo spento.

 

La serie degli omega 3,che si trova essenzialmente nei grassi di pesce e che ricopre un ruolo molto importante nell’integrità delle membrane cellulari. Questi acidi grassi adesso sono anche utilizzati per le loro virtù antinfiammatorie.

 

I glucidi digeribili: tra questi il lattosio riveste una certa importanza nel cucciolo: il latte di cagna contiene due volte meno lattosio del latte di mucca. Se il giovane cucciolo utilizza questo lattosio,la sua capacità di digerirlo resta limitata,e un eccesso causerà sempre disturbi digestivi. Un latte di sostituzione dovrà quindi necessariamente tenere conto di questa particolarità e non contenere troppo lattosio. Da adulti, i cani digeriscono meno bene quest’ultimo, e il consumo del latte può comportare delle diarree.

 

L’amido per essere digerito ha bisogno di enzimi che provengono dal pancreas,le amilasi. La digeribilità dell’amido è nettamente migliorata dalla cottura. L’amido è presente nei cereali e nella patata. Il riso in una razione domestica,per essere digerito bene e non provocare diarrea,deve essere appiccicoso.

 

 

 

 

 

MODIFICHE STAGIONALI DEL BISOGNO ENERGETICODI MANTENIMENTO NEL CANE CHE VIVE ALL’ESTERNO
MAGGIORAZIONE(%)DELL’INGERITO

CALORICO

    CLIMACONTINENTALE

 

CLIMAOCEANICO

 

 

CLIMAMEDITERRANEO

 

 

 

GENNAIO 100 60 30
FEBBRAIO 100 60 30
MARZO 70 30 15
APRILE 40 15 10
MAGGIO 10 5 0
OTTOBRE 10 5 0
NOVEMBRE 40 15 10
  DICEMBRE               70              30          15

 

IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE DEL CANE

 

I DISTURBI PIU’ FREQUENTI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

- IL CANE NON MANGIA:

Le cause di anoressia sono numerose nel cane. Le più frequenti sono la febbre,l’eccitazione sessuale per un maschio in presenza di una femmina di una cagna in calore,o anche una concorrenza alimentare quando un cane dominante proibisce ad un suo simile l’accesso alla ciotola. Anche tutte le alterazioni degli alimenti consecutive ad una cattiva conservazione sono delle cause frequenti di inappetenza.

- IL CANE MANGIA TROPPO:

Si dice in questo caso che è bulimico,situazione che può essere legata alla paura di non ricevere cibo (competizione alimentare tra cani), a disturbi neuro-ormonali,alla noia,a una razione insufficientemente concentrata in energia o un disturbo di assimilazione digestiva.

- IL CANE MANGIA QUALSIASI COSA:

Il fenomeno per cui un cane consuma delle sostanze non commestibili è definito “pica”. La semplice ingestione occasionale di erba,seguita sistematicamente da vomito,non è collegata a nessun disturbo psicologico o di carenza alimentare,non ha altro significato se non il gioco. Quando questo comportamento si intensifica,invece molto frequentemente segnala un inizio di gastrite o di stress. La reale pica,invece,si tradurrà invece nella leccatura di muri,dei pavimenti o nell’ingestione di terra e corrisponde nella maggior parte dei casi all’espressione di una sindrome “depressiva” che va assolutamente curata.

- IL CANE MANGIA ESCREMENTI:

LA coprofagia è il fenomeno per cui un cane mangia i suoi escrementi o quelli di suoi simili. Eccettuate le madri che leccano naturalmente le feci dei loro cuccioli per pulirli,questo comportamento nel cane è generalmente legato al fatto che gli escrementi che consuma contengono dei nutrimenti non digeriti che hanno ancora delle virtù di appetibilità residua. Bisognerà allora cercare immediatamente un disturbo dell’assimilazione digestiva nel cane che ha emesso gli escrementi consumati,facendo analizzare queste feci per cercarvi la presenza di grassi o di amidi non digeriti, o di eventuali parassiti. Questo fenomeno,del resto ,può fare seguito a un eccessivo consumo di alimenti responsabili di una diminuzione della digeribilità per il superamento delle capacità di digestione e accelerazione del transito intestinale. In questo caso una semplice diminuzione quantitativa della razione quotidiana basta a far ritornare tutto alla normalità.

 

 

 

LE IDEE SBAGLIATE IN MATERIA DI ALIMENTAZIONE

- UN CANE DEVE DIGIUNARE UNA VOLTA A SETTIMANA.

Un’abitudine certamente comoda per il padrone,ma senza nessun rapporto con la salute del cane.

- UN CANE LAVORA MEGLIO QUANDO E’ A DIGIUNO.

In questo caso si tratta di una idea tenace in alcuni ambienti,proprio quando è stato riconosciuto che in un’attività di resistenza è nettamente preferibile dare un pasto leggero al cane almeno due ore prima dello sforzo.

- IL MIO CANE MANGIA CON ME

Numerosissimi proprietari hanno ancora un comportamento antropomorfico che considera il cane come un essere umano. Ignorano, o fanno finta di ignorare,che il cane non ha le nostre abitudini alimentari. E’ un carnivoro non assoluto e non un onnivoro. Il cane  tollera l’amido come fonte di energia solo nella misura in cui è perfettamente cotto e in una proporzione che rispetta le su esigenze fisiologiche.

- IL CANE HA BISOGNO DI VARIETA’ NELLA SUA ALIMENTAZIONE.  

L’ideale per un cane è ricevere ogni giorno,alla stessa ora e nello stesso posto,nella stessa ciotola lo stesso alimento. Insomma,totalmente l’opposto di quello che cerca l’essere umano. Dei cambiamenti di alimentazione troppo frequenti, oltre a quegli aspetti comportamentali, che condizionano il benessere dell’animale, espongono il cane a dei disturbi digestivi: la flora microbica intestinale si adatta ad un dato tipo di alimentazione e delle brusche modifiche non lasciano il tempo a questa flora intestinale mirata di riadattarsi e di ricrearsi in funzione di questo nuovo alimento.

-BISOGNA AGGIUNGERE DELLA CARNE AGLI ALIMENTI COMPLETI.

Molti allevatori o proprietari sono preoccupati di non poter identificare le materie prime a base di carne in un alimento completo industriale. Resta difficile fare ammettere che queste materie prime sono realmente alla base della formulazione, e soprattutto molto spesso di migliore qualità della “carne per animali” comprata in macelleria. Inoltre,dato che ogni alimento completo è stato formulato per rispondere perfettamente all’equilibrio nutrizionale di questo o quello stato fisiologico o di mole,ogni aggiunta alimentare non fa che rompere questo equilibrio a scapito della buona salute del cane.

-LE PROTEINE AFFATICANO I RENI.

Ha  portato a diffondere questa idea totalmente errata  lo sfruttamento abusivo ed intensivo di lavori di ricerca sui topi. In quanto,l’urea prodotta dal catabolismo di proteine è eliminata passivamente dal rene,non andando quindi ad intaccare la sua funzionalità.

-IL CALCIO FA RADDRIZZARE LE ORECCHIE DEL CUCCIOLO.

Nessun dato scientifico ha mai dimostrato che l’alimentazione o l’integrazione di calcio e/o vitamine possano influenzare il raddrizzamento delle orecchie essendo queste composte da cartilagine che non fissa il calcio.

-E’ NELLE VERDURE CHE SI TROVANO TUTTE LE VITAMIINE.

Le verdure non sono le fonti privilegiate di vitamine per il cane. Le vitamine liposolubili (A,D,E,K) sono invece accumulate nei grassi animali o in alcuni organi di riserva: il fegato per esempio contiene molta vitamina A. Le vitamine idrosolubili (gruppo B), quanto a loro,sono presenti nelle materie sia animali che vegetali. Così si trova tanta vitamina B1 nel latte in polvere quanto nei fagiolini.

-BISOGNA AGGIUNGERE DELLA VITAMINA D NELL’ALIMENTAZIONE DEL CUCCIOLO.

I fabbisogni di vitamina D sono relativamente scarsi nel cucciolo e quindi facilmente soddisfatti da un’ alimentazione equilibrata:degli eccessi,indotti da un integrazione non necessaria o eccessiva saranno infatti pericolosi e capaci e di indurre dei problemi ossei gravi.

 

 

 

 

 

I DIECI COMANDAMENTI PER UN’ALIMENTAZIONE RAZIONALE DEL CANE

 

1) L’ABBEVERATA DEL CANE DEVE ESSERE SUFFICIENTE.

Un’acqua potabile,fresca,cambiata spesso,sarà lasciata a libera disposizione del cane sapendo che il suo consumo medio è di 60 ml per Kg di peso corporeo al giorno,e che esso aumenta nel cucciolo,nella cagna che allatta,in un clima caldo e in periodo di lavoro.

2) RISPETTARE LE TRANSIZIONI ALIMENTARI.

Qualsiasi modifica alimentare nella dieta del cane deve essere fatta progressivamente nel giro di una settimana per permettergli di adattarsi sul piano gustativo,digestivo e metabolico,e per lasciare il tempo alla sua microflora intestinale di ricostituirsi specificamente per digerire il nuovo alimento.

3)ASSICURARE AL CANE DEI PASTI REGOLARI.

Il cane è felice solo se riceve ogni giorno alla stessa ora,nello stesso posto,nella stessa ciotola,lo stesso alimento.

4) CONTROLLARE LE QUANTITA’ DI ALIMENTO DISTRIBUITE.

Calcolate in funzione del bisogno energetico quotidiano del cane e del percentuale di calorie degli alimenti,le quantità distribuite ogni giorno saranno pesate regolarmente per evitare qualsiasi lento slittamento verso l’obesità.

5) FORNIRE AL CANE UN REGIME EQUILIBRATO. 

Che sia familiare o industriale l’alimento deve racchiudere tutti i nutrimenti di cui il cane ha bisogno somministrati in quantità soddisfacenti e in proporzioni adatte alla sua mole,al suo stato fisiologico,alla sua età e addirittura al suo stato patologico.

6) SCEGLIERE BENE L’ALIMENTO DI UN CANE.

Tre criteri fondamentali intervengono nella scelta dell’alimento giusto per un cane:la sua età,il suo livello di attività fisica e la sua mole.

7) UTILIZZARE L’ALIMENTO IN MODO RAZIONALE.

In realtà,il modo di dare conta tanto quanto quello che si dà. Nell’alimentazione familiare,alcune espressioni devono essere bandite, poiché insussistenti nel cane: “ lo nutro come me”, “mangia quello che vuole”, “vuole solo quello”. Infine,avanzi della tavola, dolciumi, zuccheri, torte,cioccolato non faranno parte dell’alimentazione di un cane.

8) L’IGIENE DEL CANE DEVE ESSERE SODDISFACENTE.

Gli alimenti industriali offrono le migliori garanzie di igiene ben utilizzati non presentano nessun rischio di intossicazione alimentare. Le scatolette iniziate,gli alimenti freschi o scongelati saranno conservati al freddo,mentre le crocchette saranno mantenute nel loro sacchetto richiuso e riposte in un luogo asciutto. Se il cane non finisce il suo pasto gli avanzi saranno buttati e la ciotola pulita quotidianamente.

9) CONTROLLARE I RISULTATI INDIVIDUALI.

L’efficacia del razionamento e il suo adattamento devono essere controllati nel cane sulla base di elementi molto semplici come l’evoluzione del peso,le qualità del suo pelo e dei suoi escrementi, e ancora il suo appetito e il suo comportamento nella vita di tutti i giorni.

10) NON ESITARE A RICORRERE AL VETERINARIO.

Per la sua formazione,il veterinario è anche dietologo del cane,per mancanza di appetito o bulimia durature,dimagrimento o appesantimento anormali, diarree o stitichezze permanenti,disturbi fisici e per tutte le variazioni notevoli della sete o dell’appetito che possono essere precursori di una malattia generale che merita un esame approfondito.

 

 

ALIMENTO INDUSTRIALE – ALIMENTO DOMESTICO

La mutazione della condizione del cane nella nostra società, passato da un ruolo pratico a un ruolo sociale nella ,maggior parte dei casi, ha contribuito all’espansione di un mercato specifico: quello della sua alimentazione. Con lo sviluppo di alimenti industriali. Molti sono concordi nel riconoscere che l’alimentazione domestica resterà sempre tributaria di un’ampia incertezza sull’analisi della razione, a causa di materie prime la cui composizione è variabile e aleatoria e di un equilibrio nutrizionale molto difficile da realizzare da soli, dato che sono in causa una cinquantina di nutrimenti essenziali abilmente dosati. Bisogna riconoscere che a condizione di sceglierlo bene,l’alimento preparato in modo industriale è spesso conforme ad un equilibrio nutrizionale perfetto nei confronti delle conoscenze scientifiche acquisite nel settore.

Nel modo in cui è classicamente utilizzata, la razione casalinga è composta da una miscela “carne – riso -carote” alla quale dovrebbe sempre essere aggiunto un complemento minerale e vitaminico specifico. Sul piano pratico,i consigli classici del tipo:

-un terzo di carne,un terzo di riso non cotto,un terzo di verdure, associati a un complemento minerale e vitaminico.

-quattro parti di carne,tre parti di riso non cotto,due parti di verdure,una parte di un complemento costituito da un terzo di lievito dietetico,un terzo di farina di ossa,un terzo di olio da tavola sono troppo semplicistici e devono essere rimessi in discussione poiché non tengono conto per esempio delle variabilità di mole delle diverse razze di cani.

Poiché il vero giudice di una buona alimentazione sarà il cane stesso,dato che l’efficacia del razionamento alimentare e il suo adattamento ad ogni individuo possono essere apprezzati grazie ad abituali e semplici controlli, che si affidano prima di tutto al buon senso così come allo spirito di osservazione, e comunque principalmente si basano su:

- l’appetito dell’animale;

- la qualità delle feci;

- l’evoluzione del peso dell’animale;

- l’integrità della pelle e la bellezza del pelo;

- il comportamento del cane che deve essere allegro e vivace in funzione delle sue abitudini.

 

ALIMENTARE BENE IL CUCCIOLO

Per ottenere una crescita armoniosa e prevenire i problemi patologici, è necessario che il cucciolo sia alimentato perfettamente anche a rischio di rispettare questo concetto fondamentale:un cucciolo non deve mangiare né troppo, né troppo poco,e in nessun caso deve essere ingozzato con il pretesto di fargli un piacere. I risultati migliori si ottengono con l’ausilio delle crocchette e delle zuppe,con le quali il cucciolo regola meglio la consumazione quotidiana ,e il proprietario è più preciso nel dosaggio. Il numero dei pasti dovrà cambiare con l‘età,cominciando con quattro pasti al giorno nelle settimane che seguano lo svezzamento,per passare in seguito a tre e infine a due,a metà crescita(7-10mesi). Il cucciolo viene perciò pesato regolarmente allo scopo di scoprire al più presto qualsiasi anomalia. Alla fine della crescita,(14- 20 mesi)si raccomanda di far passare i cuccioli ad un regime per cani adulti,e per la maggior parte di essi,ad un regime detto di mantenimento. Questi regimi di mantenimento sono meno densi in energia,materie grasse e proteine rispetto ai cuccioli.

Our firts goal is to breed a Good Tempered, Healthy Akita